Il mercato degli alimenti senza glutine in Italia

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Il glutine è un complesso proteico presente naturalmente in cereali come grano, orzo e segale. Questo, infatti, è il principale responsabile dell’elasticità degli impasti e della soffice struttura dei prodotti da forno. Gli alimenti senza glutine sono quindi realizzati per escludere questa componente, cercando di replicare le caratteristiche sensoriali (come il gusto, la consistenza o l’aspetto) degli equivalenti tradizionali quali pane, pasta, biscotti e altri lievitati. Nello specifico, la loro produzione richiede l’impegno di ingredienti alternativi e processi tecnologici specifici per garantire sicurezza e qualità.

In Italia, i consumatori di alimenti senza glutine possono essere suddivisi in quattro categorie:

  • I celiaci che sono intolleranti al glutine rappresentano circa l’1% della popolazione italiana.
  • Gli inconsapevoli, che sono attratti da questi prodotti per il marchio o per il gusto, senza sapere che stanno acquistando senza glutine
  • I sensibili al glutine, che non digeriscono bene il glutine, senza arrivare al livello di intolleranza dei celiaci
  • Consapevoli che acquistano alimenti senza glutine per scelta, per motivi dietetici e per l’impatto positivo che questo consumo dovrebbe avere sulla loro salute. È questa la clientela con il maggior potenziale di crescita nei prossimi anni.

La spesa pubblica per i prodotti senza glutine destinati ai celiaci diagnosticati mostra una chiara disparità tra le regioni. Le tre regioni più dinamiche sono la Lombardia (19,08% del totale), la Campania (10,67%) e la Toscana (8,80%). Il mercato degli alimenti senza glutine è composto da una moltitudine di attori con profili molto diversi: specialisti del mercato italiano come Dr. Schär, aziende del settore medicale come Giuliani, colossi stranieri come Nestlé Italia e diversi marchi con un mercato prevalentemente regionale come Biolimenta. Si prevede che il mercato italiano degli alimenti senza glutine continuerà a crescere nei prossimi anni, favorito dall’arrivo di una nuova clientela, più giovane e attenta alla dieta, desiderosa di prodotti senza glutine.

Le vendite dei prodotti senza glutine sono trainate non solo dall’incremento dei casi diagnosticati di celiachia, ma anche dalla crescente domanda di consumatori attenti alla salute e alla varietà nella dieta. Tra i prodotti più venduti si trovano pasta, pane e sostituti del pane, con una particolare crescita per snack ai cereali e dolci confezionati. La distribuzione avviene principalmente attraverso la grande distribuzione organizzata (GDO), farmacie e negozi specializzati, con un progressivo spostamento delle vendite dalla farmacia ai supermercati.

Sebbene il mercato abbia mostrato una crescita costante, il 2024 ha visto una leggera flessione nel numero di referenze disponibili e nel valore delle vendite, indicando una possibile fase di stabilizzazione dopo anni di espansione.

Aziende del mercato

Presentazione delle diverse aziende del settore degli alimenti senza glutine in Italia

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