Il mercato della zuppa in Italia

La zuppa è una pietanza liquida generalmente composta da verdure e ortaggi, da sempre immagine di un pasto umile e povero. Considerata come il “cibo del popolo”, poiché ricavata da ingredienti di scarto, la zuppa assume spesso diverse declinazioni territoriali, offrendo una grande gamma di interpretazioni tipiche e locali.

Il territorio italiano vanta diverse ricette tradizionali regionali: a partire dal minestrone, al pancotto, la ribollita, la pappa al pomodoro o ancora la zuppa di cicerchie. Ma quanto è sviluppato il mercato italiano in questo settore e quali sono le sue prospettive future?

Senza ombra di dubbio, una tale re-introduzione della zuppa è stata favorita da un uso sempre più frequente di alimenti surgelati. Sul territorio della penisola, sono molteplici i produttori di zuppe, suddivisi principalmente in due categorie: una maggiormente concentrata su una produzione di natura surgelata, mentre, la seconda più incentrata nella realizzazione del prodotto fresco.

Tra il 2021 e il 2023, la produzione italiana nel mercato delle zuppe è aumentata del 34,7% (EUROSTAT). Tuttavia, nonostante il dato incoraggiante, tale settore non è risultato immune al fenomeno dell’inflazione alimentare che ha afflitto il mercato nel corso egli ultimi anni. Ciononostante, nel 2024, sembra che questa problematica stia pian piano scomparendo, dimostrando un settore in ripresa.

In Italia, uno dei nomi più conosciuti e popolari nel settore è sicuramente il gruppo Orogel (Fatturato 2023 €349.195.266), nato a Cesena ma con sedi in diverse zone dello stivale. Tra i loro prodotti di punta, infatti, troviamo principalmente la vendita di zuppe surgelate (Virtù di Zuppa Leggera e Virtù di zuppa Orzo e Funghi), un grande salvavita nelle famiglie italiane.

Così come per qualsiasi altro alimento, il mercato delle zuppe è profondamente e continuamente influenzato da tendenze culinarie e novità culturali. Non a caso, inoltre, è fondamentale considerare un aumento delle vendite specialmente nelle stagioni autunnali e invernali, data la tendenza dei consumatori ad acquistare più zuppe rispetto che all’estate.

Al contempo, imprese italiane come Alce Nero, Zerbinati, Dimmidisì e Mutti, hanno deciso di concentrarsi nella produzione di zuppe fresche e pronte alla consumazione. Spinti sicuramente dalle tendenze degli ultimi tempi, dall’esigenza e dalla praticità hanno scelto di investire le loro energie in prodotti più freschi e vivaci.