Il mercato del trasporto marittimo in Italia

Il trasporto marittimo rappresenta una componente fondamentale della logistica globale, comprendendo il movimento di merci e passeggeri via mare attraverso rotte internazionali e regionali. Questo settore include attività quali il trasporto di container, rinfuse liquide e solide, traghetti passeggeri e servizi roll-on/roll-off (Ro-Ro). In Italia, il trasporto marittimo svolge un ruolo cruciale nell’economia nazionale, grazie alla sua posizione geografica e strategica e alla vasta estensione costiera.

Nel 2023, l’Italia ha confermato la sua leadership nel trasporto marittimo di passeggeri all’interno dell’Unione Europea, registrando 85,4 milioni di viaggiatori, pari al 22% del totale UE. I porti di Messina e Reggio Calabria sono stati posizionati rispettivamente primo e secondo tra i porti europei per volume di passeggeri, con 11,3 e 11,1 milioni di transiti ciascuno. Questo risultato è attribuibile alla particolare conformazione geografica del Paese, caratterizzato da oltre 8.000km di coste e numerose isole maggiori e minori, che rendono il trasporto marittimo una necessità quotidiana e non solo stagionale.

Nel settore delle merci, l’Italia si distingue come leader europeo nello Short Sea Shipping, movimentando 302 milioni di tonnellate nel 2023 (XI Rapporto Annuale Italian Maritime Economy). I porti italiani hanno quindi gestito complessivamente oltre 474 milioni di tonnellate di merci, con una lieve flessione del 3,2% rispetto all’anno precedente, riflettendo un rallentamento del ciclo economico globale. Tuttavia, il segmento Ro-Ro ha mostrato una crescita dello 0,4%, confermando la resilienza di questo tipo di trasporto.

La Blue Economy italiana ha generato un valore di 59 miliardi di euro, con 228.000 imprese attive nel cluster marittimo e 914.000 occupati, rappresentando rispettivamente il 3,8% del tessuto imprenditoriale e il 3,6% dell’occupazione totale del Paese. Il suo sistema è articolato in 16 Autorità di Sistema Portuale (AdSP), ciascuna con specifiche vocazioni: dal liquid bulk nell’Adriatico Orientale e nelle isole, ai container nel Mar Tirreno Meridionale e Ionico, fino al Ro-Ro nel Mar Tirreno Settentrionale e nella Sicilia Orientale. Particolare attenzione è rivolta al segmento energy, che rappresenta il 35% della movimentazione totale con i porti italiani impegnati nella transizione verso hub energetici sostenibili, sfruttando anche le sinergie con il Nord Africa per le energie rinnovabili.

Tra le principali aziende italiane operanti nel settore del trasporto marittimo si annoverano il Gruppo d’Amico, leader nel trasporto di rinfuse liquide e secche; Grandi Navi Veloci (GNV), specializzata in servizi Ro-Ro e passeggeri; e MSC, attiva nel trasporto container e recentemente coinvolta nell’acquisizione di una quota di Moby, operante nei collegamenti con le isole maggiori.